UNA VERA “NOTTURNA” A FERRARA


Atmosfera surreale ieri sera a Ferrara in occasione della ventesima edizione del tradizionale “Ferrara Meeting”: un guasto all’impianto di illuminazione ha provocato il black out totale delle luci e dei fari costringendo gli atleti delle gare di mezzofondo a correre al buio, con le soli luci dei fanali di alcune auto ad illuminare la linea del traguardo per aiutare i giudici di arrivo a compilare le corrette classifiche!!

In un contesto così”estremo” a risentirne sono stati ovviamente i risultati tecnici, penalizzati inoltre ulteriormente dai 30′-35′ minuti di ritardo che si sono accumulati e che hanno compromesso il riscaldamento di tutti gli atleti presenti….

Sugli 800 ha comunque confermato il suo buon momento di forma il bravo Luca Riponi, vincitore della gara in un non certo esaltante 1’57″47 ma comunque in grado di imporsi con autorità nei confronti di avversari sulla carta più qualificati di lui; dietro di lui si muove abbastanza bene anche lo junior Pietro De Santis (primato stagionale per lui in 2’06″91), mentre incappa in una giornata no il venticinquenne Luca Gamberini, al traguardo in un 2’07″34 che gli lascia un pò di amaro in bocca dopo le ultime prove decisamente più positive.

Prima del black out era stato invece il turno dei velocisti, impegnati nella gara dei 100 metri piani.

Dalla quinta delle sei serie previste sono arrivate le migliori notizie per i nostri colori, con Federico Camilli che ritorna alle gare dopo l’incidente che gli ha fatto perdere praticamente tutta la stagione e stampa subito un incoraggiante 11″71 e con Carlo Bonzagni che gli arriva vicinissimo con un ottimo 11″72: peccato solo che un revolo di vento di troppo (+2,2) tolga ad entrambi il piacere ed il gusto del primato personale (per Federico sarebbe stato eguagliato), ma la loro ottima prestazione rimane.

Nella quarta e nella sesta serie non brillano invece lo junior Riccardo Gentilini (12″09) e la promessa Simone Sbalchiero (11″65), quest’ultimo penalizzato anche da uno starter non propriamente all’altezza della situazione e costrettto quindi a rimandare il suo primo sub 11″50 di carriera.